Walden - La disobbedienza civile by Henry David Thoreau

autore:Henry David Thoreau [Thoreau, Henry David]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Mondadori
pubblicato: 2021-02-09T12:00:00+00:00

Tutte le forme di sensualità si riducono a una sola, sebbene prenda forme diverse; tutta la purezza è una sola. È lo stesso, sia che un uomo mangi, beva, coabiti, o dorma sensualmente. Non sono che momenti di un solo appetito, e abbiamo solamente bisogno di vedere una persona fare una di queste cose per conoscerne la sensualità. L’impuro non può stare né in piedi né seduto con purezza. Quando il serpente è assalito a un’imboccatura della sua tana, fa capolino da un’altra. Se volete essere casti, dovete essere temperati. Che cosi è la castità? Come farà un uomo a sapere se è casto? Non lo saprà. Abbiamo sentito parlare di questa virtù, ma non sappiamo che cosa sia. Parliamo in conformità alle dicerie che abbiamo sentito. Dallo sforzo derivano saggezza e purezza; dall’accidia ignoranza e sensualità. Nello studente la sensualità è un temperamento indolente. Una persona sporca è universalmente oziosa, uno che sta seduto presso una stufa, prostrato dal sole che lo irraggia, che riposa senza essersi affaticato. Se volete evitare la sporcizia e tutti i peccati, lavorate seriamente, fosse anche per pulire una stalla.26 La natura è difficile da domare, eppure deve essere domata. A che cosa giova che siate cristiani, se non siete più puri dei pagani, se non vi rinnegate più, se non siete più religiosi? So di molti sistemi religiosi ritenuti pagani i cui precetti riempiono il lettore di vergogna, e lo inducono a nuovi sforzi, sebbene si tratti soltanto di compiere riti.

Esito nel dire queste cose, non a causa dell’argomento – non m’importa quanto oscene siano le mie parole – ma perché non posso nominarle senza tradire la mia impurità. Discorriamo liberamente e senza vergogna di una forma di sensualità, e ne tacciamo un’altra. Siamo tanto degenerati che non possiamo parlare con semplicità delle necessarie funzioni della natura umana. Nelle età primitive, in certi paesi, si parlava con reverenza di ogni funzione ed esse erano regolate dalla legge. Nulla era troppo triviale per il legislatore indù,27 per quanto offensivo possa sembrare al gusto moderno. Egli insegnava come mangiare, bere, convivere, espellere gli escrementi e le urine eccetera, elevando ciò che è meschino, senza scusarsi ipocritamente, chiamando queste cose sciocchezze.

Ogni uomo è il costruttore di un tempio, chiamato il suo corpo,28 consacrato al dio che egli venera, secondo uno stile puramente personale, né può abbandonarlo martellando il marmo al suo posto. Siamo tutti scultori e pittori, e la nostra materia è la nostra stessa carne, il nostro sangue, le nostre ossa. Ogni nobiltà comincia subito a ingentilire le sembianze umane, ogni meschinità o sensualità cominciano subito ad abbrutirle.

Una sera di settembre, dopo una giornata di duro lavoro, John Contadino29 se ne stava seduto sulla porta di casa, riandando con la mente alle sue fatiche, più o meno. Dopo il bagno, se ne stava seduto per ricreare il suo spirito intellettuale. Era una serata piuttosto fresca, e alcuni dei suoi vicini paventavano una gelata. Non era da molto che stava seguendo il filo dei suoi pensieri, quando udì qualcuno che suonava il flauto e quel suono si armonizzò al suo umore.

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